...in Val Curone!
Dopo una riunione in comune a San Sebastiano Curone, tenutasi la settimana scorsa, ora si inizia a fare sul serio. Il terreno è stato sondato e sembrano esserci i margini per costruire qualcosa di bello e duraturo, che non riguarda solo la mountain bike ma lo sport all'aria aperta in ogni sua espressione. Si parla di calcio, rugby, fitness & wellness, trekking a piedi e a cavallo, e ovviamente bicicletta, mountain bike e strada! A brevissimo vi aggiornerò su tutti gli sviluppi del caso, mi occuperò con altri (tra cui i "ragazzi" di MTB Val Curone e di Oltre Sentieri) del discorso ruote artigliate, sia nell'organizzazione di eventi e raduni, sia dell'area docce/lavaggio/ristoro presso il centro sportivo di San Sebastiano, sia dell'accompagnamento di tour guidati, e di tutto quello che si può organizzare per promuovere il territorio in ambito outdoor. Stay tuned!
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Un altro gran bel giro per i Colli Tortonesi, che si è trasformato in una gita CAI fuori programma... eravamo una ventina abbondante! La base è sempre Costa Vescovato con il passaggio per Sarizzola prima e il colletto di San Vito poi, non tralasciando né la bella variante su sentiero sotto il Monte Campogrande né il Totem Trail dal colletto. Poi si prosegue per Bastita transitando per il Ristorante "Il Ciliegio", con l'anello che fino a questo punto coincide con il Giro Champagne sui Colli Tortonesi. Dietro il ristorante svoltiamo subito a destra salendo su ripida sterrata verso il Monte Ronzone, tra Val Grue e Val Borbera. Si intercetta il sentiero CAI 200 e si prosegue, a monte dell'asfalto che collega Cervari a Sorli, sino a portarsi sulla lunga sterrata, con gli affioramenti rocciosi tipici di questa zona, che scende in picchiata verso Malvino. Dallo slargo, in cui si gode di un bel panorama sulle valli circostanti, si prende a destra, seguendo sempre la principale sino a quando non arriviamo sopra Malvino, qui teniamo la sinistra per l'ultimo tratto in discesa, dove compaiono i segnavia del sentiero CAI 145. Da Malvino a Bavantore il tracciato è un mix di asfalto e sterrato, prevalentemente in salita. A Bavantore si prosegue per il "Padre di tutti i calanchi", per rientrare poi agilmente a San Biagio passando per Sant'Andrea. Da qui si segue l'asfalto per Costa Vescovato. Un itinerario molto vario per ambienti e situazioni incontrate, di media difficoltà e impegno fisico, sicuramente da ripetere! Qui sotto trovate il link per la traccia GPS... a presto i video! Il Giro Champagne sui Colli Tortonesi è stato prodigo non solo di emozioni e risate in ottima compagnia, ma anche di una bella serie di clip video, girate sui vari sentieri che abbiamo solcato con le ruote artigliate delle nostre amate mountain bike.
I primi due video sono stati montati e caricati su Vimeo, si tratta del Totem Trail, già condiviso in versione "solitaria", e della discesa che, dal Passo della Crocetta, arriva a Garbagna transitando sulla Costa delle Forche. Nei prossimi giorni caricherò il materiale rimanente: il sentierino che costeggia le sorgenti dell'Ossona e la nuova variante sul Monte Lisone, a picco sui calanchi tra Sarizzola e Costa Vescovato... buona visione! Gran giro oggi da Costa Vescovato, su e giù per i Colli Tortonesi, tra Valle Ossona e Val Grue. Gruppo compatto - Elena, Ghiglio, i fratelli Presciu, Matteo, e il sottoscritto - per un anello di 24 km e 950 m di dislivello, caratterizzato dai sentieri divertenti e mai banali, e da alcune nuove varianti sfiziose, come quella che transita all'interno del bosco sommitale del Monte Lisone, tra Sarizzola e Costa Vescovato. Grazie a Victor e a Rinaldo per le nuove varianti tra Sarizzola, San Vito e, per l'appunto, Monte Lisone. Giornata ventosa, clima incerto, incontro inaspettato al rientro a Costa Vescovato con David, ma grande soddisfazione. Ghiglio e Luca in grande forma, il primo sui pezzi più estremi e tecnici, il secondo un fulmine in salita... ed Elena in fuga sulla lunga e divertente discesa da Bastita a Garbagna, una lepre! Qui sotto la traccia GPS... a breve anche i video della bella giornata sui Colli Tortonesi, tra Valle Osso a e Val Grue. Archiviata con quasi 30 partenti la gita del CAI di Tortona, in una splendida giornata primaverile. Abbiamo pedalato sull'anello di S. Alberto e Oramala, con partenza e arrivo a Ponte Nizza, su un fondo pressoché perfetto a parte qualche tratto incredibilmente secco e polveroso! Nonostante la lunghezza relativamente contenuta e il dislivello non eccessivo - circa 29 km e 900 m - la gita è stata faticosa, per i continui saliscendi e alcune salite spacca gambe, oltre alla risalita a spinta dal greto del Rio Crenna. Qui per fortuna abbiamo trovato una variante, dopo il primo tratto impedalabile, che ci ha consentito di risalire alla strada asfaltata in modo relativamente agile. In pratica siamo finiti sotto la frazione di Case Fontanella, raggiunta in circa 200 m di asfalto in salita. Gruppo soddisfatto, peccato solo per la brutta caduta di Nini, non ho ancora notizie sulle sue condizioni, spero tutto si risolva per il meglio e in tempi brevi... in bocca a lupo, alla merenda a fine gita abbiamo brindato alla tua! Qui sotto trovate la traccia della giornata, a breve anche le foto (non le mie, purtroppo, avendo rotto lo schermo dello smartphone ancora prima di partire...) A sinistra la bozza della copertina del libro edito con Versante Sud, che ne dite? Non è versione definitiva ma poco ci manca... che dire, l'eccitazione è tanta, non vedo l'ora di averlo tra le mani! Il libro è pronto al 99%, le correzioni sulla bozza finale sono state inviate a inizio settimana, mancavano solo la mappa generale e le tabelle finali di riepilogo. In questi giorni sono a zonzo per trovare qualche sponsor che abbia voglia di fare una piccola inserzione pubblicitaria... negozi di bici, agriturismi, b&b, ecc... sperem! Grazie al lavoro prezioso di Victor e Rinaldo, per chi pedala sui Colli Tortonesi, nel dettaglio nella zona tra Costa Vescovato e il Monte San Vito, ci sono nuove opzioni che "saltano" tratti di strada bianca, o semplicemente aggiungono più pepe all'itinerario prescelto. Abbiamo una variante che si imbocca salendo, su strada ghiaiata, da Sarizzola al colletto sotto il Monte Campogrande. Si prende verso la fine della salita, svoltando a sinistra in discesa nel bosco. Il sentiero sale e scende più volte, è un'esile traccia boschiva con un gran bel tratto esposto a picco sulla valletta sottostante, e con numerosi affioramenti rocciosi. Solo il rientro sulla ghiaiata, poche centinaia di metri prima dell'inserimento sulla carrareccia che sale da S. Alosio a S. Vito, è impedalabile per fondo e pendenza. In ogni caso è una bellissima variante, molto guidata e tecnica. La seconda invece è una deviazione dall'anello principale, si prende al Colletto di San Vito, salendo a lato del totem, e per questo motivo il nome più appropriato è Totem Trail. Sale sul crestino che si percorre integralmente, sino a quando non scende in picchiata sulla balconata rocciosa a picco sulla valletta del Rio Mazzapiedi, tra i monti Campogrande e Provinera (dalle pendici di quest'ultimo parte la DH di Bavantore). Alla balconata arriva anche il sentiero che parte poco più a lato, a fianco del carretto abbandonato, sicuramente una traccia più tecnica in discesa per gli affioramenti rocciosi e i sassi smossi. Il rientro è in comune, una bella risalita su un sentiero largo, con ampie placche rocciose che richiedono una buona tecnica di guida per superarle agilmente. A seguire la traccia dell'esplorazione compiuta sui nuovi sentieri, con partenza e arrivo a Costa Vescovato. Finalmente il lavoro è finito! Almeno quello di tracciatura degli itinerari per la guida "Dall'Appennino al Mare - Guida agli itinerari nelle Quattro Province" edita da Versante Sud. Sfruttando una spettacolare giornata primaverile, incastonata in quell'autunno infinito che affligge il Nord Italia, ho percorso uno spettacolare anello in Val Trebbia, con partenza e arrivo a Travo. Ho toccato due luoghi spettacolari, i neri monoliti ofiolitici della Pietra Perduca e della Pietra Parcellara, che si ergono con le loro sagome imponenti in un paesaggio altrimenti fatto di dolci rilievi collinari. Molto bello anche il rientro lungo la cresta che separa Val Luretta e Val Trebbia... sicuramente da rifare! Sfruttando una timida giornata di sole, mi sono finalmente deciso a esplorare il versante della Valle Staffora opposto a quello di San Ponzo. Ho fatto solo bene, la soddisfazione è piena, essendo una zona suggestiva... è stata una pedalata mistica nei luoghi che Sant'Alberto e San Ponzo scelsero per i loro eremitaggi. Nelle valli del Nizza e del Semola, su versanti opposti della Valle Staffora... luoghi isolati e mistici, tra boschi di castagni, querce e abeti.Itinerario emozionale, dalla forte componente spirituale, completato in un clima uggioso che esaltava ancora di più l'atmosfera introspettiva... Un clic sulla foto vi porta all'album fotografico... buona visione! Domenica giro a Guardamonte per seguire la prima variante di quelle disponibili in zona, per aggiungere ulteriore pepe all'anello lungo. Molto utile per scaldarsi in vista del Rock Side, si transita per la vetta del Monte Vallassa, costeggiando la zona archeologica e la zona d'arrampicata. Variante iper panoramica e con sentierini che metteranno alla prova i biker più tecnici! La variante inizia sul traverso che aggira la vetta del Monte Vallassa da nord, e poi si congiunge con l'itinerario classico a monte dell'Agriturismo Guardamonte, allo spiazzo dove parte la mulattiera per raggiungere le balze rocciose. Qui la traccia dell'anello, con la variante fatta all'inizio del giro. |
Cristiano GuarcoGiornalista freelance, qui in veste di autore per Versante Sud, www.versantesud.it Archives
Agosto 2020
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